Aiutiamo i viaggiatori a trovare i voli più economici e a saperne di più sulla compagnia aerea
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Tigerair Australia
TT
Fondata nel 2007, Tigerair Australia era una compagnia aerea low-cost focalizzata sul mercato domestico australiano. I principali vantaggi erano tariffe molto competitive e una rete point-to-point su rotte interne che facilitava viaggi economici, mentre gli svantaggi includevano servizio a bordo essenziale, numerosi supplementi per bagaglio e selezione del posto, comfort relativamente limitato e puntualità variabile; la copertura e le frequenze erano inferiori rispetto ai vettori full-service. Non è nota una valutazione Skytrax ufficiale. Le operazioni sono state sospese nel 2020 e il marchio è rimasto inattivo.
. Le indicazioni che seguono riassumono le pratiche in vigore quando la compagnia volava e ti aiutano a capire come muoverti oggi in Australia, dove le regole sono simili tra vettori. In sintesi, Tigerair Australia non trasportava animali domestici in cabina o in stiva; faceva eccezione soltanto per cani guida e d’assistenza accreditati. Per qualsiasi altro animale da compagnia, il trasporto avveniva tramite operatori cargo specializzati e non con il normale biglietto passeggero.
Se viaggiavi con un cane guida o d’assistenza riconosciuto, TT ne consentiva l’accesso in cabina sui voli nazionali, previa approvazione. L’animale doveva essere addestrato, identificabile (pettorina/guinzaglio e tessera), restare ai tuoi piedi senza ostruire corridoi o uscite e non occupare un sedile. Gli emotional support animals non erano considerati cani d’assistenza ai sensi della normativa australiana e non erano ammessi. Sui voli internazionali e per tutte le altre specie, il trasporto in cabina non era previsto.
Per la stiva, la compagnia non accettava animali come bagaglio registrato. Per cani, gatti e altri piccoli animali occorreva organizzare una spedizione separata con corrieri dedicati (es. aziende di pet shipping) che operano secondo gli standard IATA. Questo approccio resta valido oggi: quando il vettore passeggeri non accetta animali, ti rivolgi a un servizio cargo che prenota spazio in stiva con procedure e assistenza dedicate.
Per i cani d’assistenza in cabina non serve trasportino: l’animale rimane accanto a te, sotto controllo, con imbracatura. Per spedizioni cargo, invece, lo standard è il kennel conforme alle norme IATA LAR: robusto, ben ventilato, a prova di perdite e con chiusure sicure. Il trasportino deve permettere all’animale di stare in piedi senza toccare il soffitto, girarsi e sdraiarsi comodamente, con tappetino assorbente e ciotole fissate alla porta.
Non esisteva con TT una tabella unica di misure e pesi, perché la spedizione dipende dal tipo di aeromobile e dal provider cargo. In pratica, la misura del kennel si determina sulle dimensioni reali del tuo animale (lunghezza naso–base coda e altezza al garrese/orecchie). Il peso accettabile (animale + kennel) e le dimensioni massime vengono confermati al momento del preventivo; l’uso di kennel troppo piccoli o ruote montate è generalmente rifiutato. Evita la sedazione: è sconsigliata dalle linee guida IATA per motivi di sicurezza.
Per i cani d’assistenza servono prova di addestramento e accreditamento riconosciuto dalla normativa australiana (Disability Discrimination Act), tessera/lettera dell’ente di formazione e vaccinazioni aggiornate. La compagnia poteva richiedere preavviso e approvazione preventiva, oltre all’osservanza delle regole di sicurezza in cabina. Per animali spediti come cargo su tratte interne, sono normalmente richiesti microchip, certificazione sanitaria recente e vaccini di base; verifica eventuali regole biosecurity statali (ad esempio Tasmania o Australia Occidentale possono imporre requisiti specifici).
Per tratte internazionali entrano in gioco le norme d’import/export del Paese: microchip ISO, vaccino antirabbico, eventuale test sierologico, permessi e — per l’Australia — possibile quarantena all’arrivo. Se la tua rotta coinvolge destinazioni con restrizioni severe (es. alcune isole o Paesi con controlli sanitari stringenti), organizza la pratica con largo anticipo.
Tigerair Australia non applicava una tariffa per animali in cabina o in stiva perché non li trasportava; i cani d’assistenza volavano gratuitamente accanto al passeggero. I costi per il trasporto di animali tramite cargo erano (e restano) a carico del passeggero, calcolati dal provider in base a peso/volume del kennel, rotta, servizi a terra e, se necessario, sdoganamento e documentazione veterinaria. Considera possibili costi extra per il noleggio/acquisto del kennel, ritiro/consegna porta a porta e certificazioni veterinarie.
Poiché TT non accettava animali come bagaglio passeggeri, non erano previste eccezioni per specie particolari; solo i cani d’assistenza accreditati erano ammessi in cabina. Gli emotional support/therapy animals non erano riconosciuti come cani d’assistenza. Per spedizioni cargo, alcuni operatori possono applicare divieti o periodi di embargo per razze brachicefale e in caso di temperature estreme, oltre a limitazioni imposte da autorità locali e dogane. Controlla sempre le regole del luogo di partenza/arrivo e dell’operatore che effettuerà il volo.
Anche quando il volo passeggeri non trasporta animali, una buona preparazione fa la differenza. Pianifica con largo anticipo: contatta il provider cargo, il veterinario e verifica i tempi tecnici per documenti e, se necessario, quarantena. Abitua l’animale al kennel con settimane di anticipo, offrendo pasti e riposo al suo interno per ridurre stress; programma l’ultimo pasto leggero 4–6 ore prima del ritiro e garantisci acqua fino alla partenza. Per un cane d’assistenza, organizza la sistemazione a bordo (mai in fila d’emergenza), prevedi pause per i bisogni prima dell’imbarco e porta pettorina, museruola se richiesta dalle autorità, salviette e sacchetti.
Queste indicazioni hanno finalità informative e si basano sulle prassi dell’epoca in cui TT operava. Oggi, verifica sempre le condizioni del vettore effettivo e del tuo spedizioniere animale prima di prenotare.
Anche se Tigerair Australia (TT) ha cessato le operazioni, può capitare di cercare ancora indicazioni pratiche per viaggiare con bimbi su biglietti riprotetti o itinerari simili. Questa guida riassume le regole storiche di TT e le prassi più comuni tra le low‑cost australiane, così sai cosa aspettarti e cosa chiedere al vettore operativo. Le politiche possono cambiare rapidamente: verifica sempre le condizioni del biglietto e le comunicazioni della compagnia che effettuerà il volo. Con un po’ di organizzazione, volare con neonati e bambini può essere sereno e persino piacevole. Qui trovi consigli concreti su età, posti, bagagli e servizi a bordo.
Per le tariffe, un neonato (infant) è il bimbo da 0 a 1 anni, fino al giorno prima del compimento dei 2 anni. I bambini (child) hanno 2–11 anni, mentre da 12 anni si paga normalmente come adulto. Per motivi di sicurezza, l’accompagnatore deve essere idoneo a prendersi cura del minore; in genere si richiede un adulto. Per i neonati nei primissimi giorni di vita, le compagnie tendono a non accettare il trasporto o a chiedere un certificato medico; viaggiare sotto i 7 giorni è sconsigliato. Ricorda che la definizione tariffaria non sempre coincide con l’età minima per sedere accanto alle uscite d’emergenza o per fare da accompagnatore.
Se viaggi con un neonato senza posto, condividerà il tuo sedile. Sulle low‑cost australiane si applica di solito un contributo fisso per tratta per i lap infant, e il piccolo non ha diritto a un posto proprio. Per ragioni di sicurezza, in genere è consentito un solo neonato in braccio per adulto. Se viaggi con due neonati, uno dovrà occupare un posto acquistato e usare un dispositivo di ritenuta approvato. L’equipaggio potrebbe riposizionarti a bordo per rispettare i limiti delle maschere di ossigeno per fila.
Puoi scegliere di acquistare un sedile per il neonato o per un bambino; la tariffa è spesso pari a quella dell’adulto. Con un posto dedicato puoi usare un seggiolino auto omologato (standard australiano AS/NZS 1754, FAA o EASA) o un’imbracatura tipo CARES, seguendo le istruzioni del costruttore. Questi sistemi vanno installati in posto finestrino, mai nelle file di uscita o in quelle dove potrebbero ostacolare l’evacuazione. Non tutte le sedute e dimensioni sono compatibili: verifica larghezza del dispositivo e avvisa la compagnia in anticipo. Su aerei a corridoio singolo come quelli operati da TT, cullette/bassinet a bordo sono in genere non disponibili. Infine, il personale di cabina ha sempre l’ultima parola sull’idoneità e sul posizionamento.
Tigerair Australia (IATA: TT) non aveva un programma fedeltà proprietario: come low‑cost del gruppo Virgin Australia, collegava i tuoi voli a Velocity Frequent Flyer. Dopo il 2020 la compagnia ha cessato le operazioni, quindi oggi non è operativo; tuttavia, il programma di riferimento per chi volava TT resta Velocity, che continua a esistere con Virgin Australia. Capire come funzionava l’abbinamento a Velocity ti aiuta ancora a usare al meglio punti e status quando voli con Virgin Australia o i suoi partner. In breve: accumulavi Velocity Points e Status Credits volando TT su tariffe idonee, e sfruttavi lo stesso portafoglio di premi, upgrade e vantaggi del programma madre. Le policy possono cambiare, per cui è sempre saggio verificare i dettagli aggiornati direttamente su Velocity prima di pianificare una strategia.
Velocity ha quattro livelli: Red (base), Silver, Gold e Platinum. Si avanza accumulando Status Credits in una finestra mobile di 12 mesi; i punti non contano per lo status. Durante il periodo operativo, alcuni voli TT potevano generare anche Status Credits, a seconda della tariffa e della rotta; in ogni caso, i settori qualificanti dovevano essere su vettori idonei secondo le regole Velocity. Questo rendeva il programma lineare: voli più redditizi ti avvicinavano ai vantaggi più sostanziosi. Ecco le soglie più note per la qualificazione annuale.
I “settori qualificanti” sono tratte volate su Virgin Australia o su partner selezionati che accreditano Status Credits; l’idoneità dei voli low‑cost come TT è variata nel tempo e per tipologia di tariffa. Se stai pianificando di raggiungere un livello, tieni d’occhio come vengono accreditate le tariffe promozionali e i pacchetti, perché alcune opzioni base storicamente non generavano crediti. Una volta raggiunto un livello, i vantaggi iniziano subito e si mantengono finché, nel periodo successivo, accumuli i crediti necessari al rinnovo. La logica è pensata per premiare frequenza e spesa, non solo la distanza.
Su Tigerair Australia si guadagnavano in genere Velocity Points per dollaro speso sulla tariffa di base, esclusi tasse e oneri, con occasionali promozioni di bonus; i dipendevano dalla tariffa e dalla rotta ed erano disponibili solo su biglietti idonei. Volando con Virgin Australia l’accumulo è invece legato a distanza e classe di prenotazione, con moltiplicatori più alti nelle cabine superiori. Il resto del tuo saldo può crescere grazie a una rete di partner: compagnie aeree internazionali di Virgin Australia, hotel, autonoleggi, shopping online tramite eStore e carte di pagamento che trasferiscono punti verso Velocity. Questo mix è utile se volavi poco con TT ma utilizzavi spesso partner a terra, perché i punti non scadono con facilità finché il conto rimane attivo. Ricorda che tabelle e rapporti di conversione variano per partner e periodo: controllare le condizioni specifiche evita sorprese.
Tigerair Australia (IATA: TT) ha sospeso le operazioni nell’agosto 2020; di conseguenza non vola più oggi. Per orientarti, quanto segue racconta com’era la sua flotta negli ultimi anni di attività e al momento della sospensione. La compagnia, parte del gruppo Virgin Australia, operava esclusivamente a corridoio singolo, pensati per collegamenti domestici e corto‑medio raggio come Bali. La scelta rifletteva il modello low‑cost: semplicità di flotta, elevata utilizzazione giornaliera e rapide rotazioni al suolo. Questo quadro ti aiuta a capire perché certi modelli ricorrevano più di altri.
Al suo apice, la flotta contava circa 15 aeromobili; al 2020 era stata ridotta a poco più di una dozzina. Il cuore era l’Airbus A320-200, mentre una piccola sottoflotta di Boeing 737‑800 era stata introdotta dal 2016 tramite trasferimenti interni dal gruppo. Tutti gli aerei erano in leasing operativo e registrati in Australia (prefisso VH), con configurazioni ad alta densità pensate per massimizzare i posti‑chilometro offerti. L’omogeneità relativa — pochi tipi, stesse missioni — semplificava addestramento e manutenzione, riducendo costi e tempi di fermo.
L’A320‑200 era l’aereo più comune. Volava con cabina a classe unica 3‑3, tipicamente con 180 posti e pitch nell’ordine di 28–29 pollici; erano disponibili alcune file con maggiore spazio per le gambe nelle prime file e alle uscite d’emergenza. Il design del A320 con dispositivi d’estremità alare contribuiva a contenere consumi su rotte tra 1 e 4 ore, lo scenario ideale di Tigerair Australia. A bordo l’allestimento era essenziale ma ordinato: sedili snelli, cappelliere capienti e illuminazione LED per velocizzare le pulizie e il turnaround.
I Boeing 737‑800 operavano un numero limitato di rotte e avevano anch’essi cabina tutto‑economy, con circa 186 posti in layout 3‑3. Provenendo da Virgin Australia, questi 737 mantennero infrastruttura comune di manutenzione e parti, ma con brand Tigerair. Erano impiegati soprattutto su collegamenti di punta e, per un periodo, su voli internazionali verso Bali, offrendo autonomia e flessibilità migliori rispetto all’A320 su quelle missioni. In pratica, 737 e A320 coesistevano per coprire la domanda con costi il più possibile uniformi.
Secondo i registri pubblici dell’epoca, gli A320 di Tigerair Australia spaziavano da esemplari costruiti a metà anni 2000 fino a telai consegnati nei primi anni 2010. Gli aerei più giovani in flotta, in termini di età di fabbrica, tendevano a essere i 737‑800 trasferiti nel decennio 2010, mentre i più anziani erano alcuni A320 con oltre 14 anni di servizio. L’età media negli ultimi anni di operazioni si collocava attorno alla decina d’anni, un valore tipico per il segmento . Le differenze di età erano comunque mitigate da cicli di refurbishment cabina e aggiornamenti avionici.
Nota storica: Tigerair Australia (TT) ha cessato le operazioni nel 2020. Le informazioni che seguono descrivono il servizio pasti com’era in precedenza; se il marchio dovesse tornare o venisse usato da un nuovo operatore, verifica sempre le regole aggiornate prima di volare.
Tigerair Australia operava come compagnia low‑cost con una singola classe economy e un modello totalmente a pagamento: niente pasti gratuiti. Su tutte le rotte veniva proposto un carrello con snack e bevande, con una selezione pensata per tratte domestiche brevi e medie. Sui voli più corti il servizio poteva ridursi a un solo passaggio, mentre sulle tratte più lunghe c’era in genere un secondo giro bevande. L’offerta comprendeva snack salati e dolci, piccoli panini o pie calde e cup noodles, oltre a acqua, bibite, succhi, tè e caffè.
Come molte low‑cost, la compagnia non offriva veri e propri “pasti speciali” prenotabili (niente menù kosher, halal o infant a parte). Erano però disponibili a bordo opzioni vegetariane semplici e, talvolta, alternative che potevano risultare vegan o senza glutine, soprattutto tra gli snack confezionati. In presenza di allergie, l’equipaggio non poteva garantire un ambiente privo di allergeni e non veniva effettuato il bando totale delle arachidi; era responsabilità del passeggero leggere le etichette e gestire eventuali rischi. Portare cibo personale era generalmente consentito, purché freddo e conforme ai controlli di sicurezza; la cabina non disponeva di servizi per riscaldare o refrigerare alimenti esterni.
La qualità rispecchiava lo standard del segmento: prodotti confezionati, semplici caldi da forno e bevande ben conosciute, con rotazioni stagionali. Pur non essendo una proposta “gourmet”, la varietà copriva bisogni essenziali: dolce, salato, proteico leggero e opzioni più sostanziose come pie o noodles. Il caffè e il tè erano disponibili per l’acquisto, insieme a acqua, soft drink e succhi; la temperatura delle bevande calde era gestita con attenzione per la sicurezza a bordo. In generale, l’esperienza puntava alla praticità e al buon rapporto qualità‑prezzo, con scelte rapide da consumare al posto.
Non era previsto un sistema strutturato di pre‑ordine dei pasti caldi come sulle compagnie tradizionali; in alcune fasi la compagnia proponeva pacchetti o voucher pasto acquistabili durante la prenotazione, ma la disponibilità variava. A bordo vigeva la politica : pagamenti con carte di debito/credito principali e, quando disponibile, contactless. In caso di forte richiesta, alcuni articoli potevano esaurirsi; scegliere presto dal menù aiutava a trovare più scelta. Se avevi esigenze dietetiche specifiche, la soluzione più affidabile restava portare con te snack idonei.
Se hai volato con Tigerair Australia (TT), saprai che la compagnia operava come vettore a basso costo, con un’impostazione molto essenziale in cabina. L’obiettivo era portarti a destinazione in modo semplice e conveniente, rinunciando ad alcuni extra tipici dei full service carrier. In questo quadro, l’intrattenimento a bordo era volutamente minimale e incentrato su ciò che portavi con te. Vale anche la pena ricordare che la compagnia ha sospeso le operazioni nel 2020: le informazioni che seguono riflettono l’esperienza tipica degli ultimi anni di attività.
Sui voli Tigerair Australia non erano previsti film, serie TV, canali musicali o videogiochi forniti dalla compagnia. Non c’erano programmi dedicati per bambini né un catalogo on‑demand: le comunicazioni di sicurezza e i materiali informativi in tasca sedile erano l’unica offerta di bordo. L’idea era che ti intrattenessi con i tuoi dispositivi o con letture personali, senza infrastrutture digitali della compagnia. Se ami un volo tranquillo e senza distrazioni, questo approccio essenziale poteva anche rivelarsi piacevole.
L’accesso all’intrattenimento era quindi completamente “BYO” — porta e usa il tuo. Gli aerei non disponevano di schermi integrati né a schienale né a soffitto: parliamo di assenza di seatback screens e di portali di bordo. Tigerair Australia operava una cabina unica di Economy, senza differenze di classe né di dotazioni multimediali; il posto 1A o l’ultima fila offrivano la stessa esperienza. Poiché a bordo non erano generalmente disponibili prese di corrente o porte USB in modo standardizzato, la gestione della batteria diventava parte fondamentale del viaggio. Preparandoti in anticipo, potevi comunque goderti in autonomia musica, e‑book, podcast o episodi scaricati, con un controllo totale su cosa vedere e quando.
Non c’era Wi‑Fi di bordo né connessione Internet durante il volo, e Tigerair Australia non offriva un servizio di streaming interno su rete locale. Questo significa che non troverai portali per film o TV accessibili via browser/app e non risultavano partnership specifiche con fornitori di contenuti digitali. L’intrattenimento, insomma, dipendeva dai contenuti che avevi pre‑caricato prima dell’imbarco, senza dipendere da eventuali abbonamenti collegati in tempo reale. Tieni presente che il roaming dati in quota rimaneva disattivato per ragioni regolamentari e di sicurezza: la regola era usare la modalità aereo e affidarti a quanto avevi già pianificato.
Per i bambini con posto pagato, la franchigia bagaglio segue quella del biglietto acquistato: sulle low‑cost ciò significa di solito un solo bagaglio a mano con peso limitato e il bagaglio registrato come extra a pagamento. I neonati senza posto non hanno normalmente una franchigia a mano propria, ma la maggior parte dei vettori consente di registrare gratuitamente alcune attrezzature per l’infanzia, come passeggino e seggiolino auto. Il numero e il peso accettati possono variare, quindi è prudente etichettare bene ogni pezzo e presentarsi al banco check‑in con anticipo. I passeggini pieghevoli spesso possono essere consegnati al gate e restituiti all’arrivo, purché siano compatti e privi di accessori sporgenti. Se il passeggino è voluminoso, verrà registrato come bagaglio da stiva.
Per i seggiolini, porta sempre le etichette di omologazione ben visibili e una cinghia o sacca per proteggerli durante il trasporto. Nel passaggio ai controlli di sicurezza, latte, acqua per biberon e omogeneizzati sono in genere consentiti in quantità ragionevoli per il viaggio, ma sui voli internazionali potrebbero essere soggetti a controlli aggiuntivi. Chiedi acqua calda a bordo se ti serve preparare il latte; l’equipaggio potrà aiutarti quando le procedure lo consentono. Considera di usare una borsa per il cambio dedicata, così da avere pannolini, salviette e un telo fasciatoio sempre a portata di mano. Per evitare smarrimenti, fotografa l’attrezzatura prima della consegna e applica un’etichetta con i tuoi recapiti.
Sui voli TT, storicamente brevi e senza intrattenimento integrato, è bene organizzarsi: porta libri, giochi morbidi e dispositivi con contenuti scaricati offline. Il servizio a bordo delle low‑cost è di norma a pagamento; puoi pre‑ordinare snack quando disponibile e portare con te cibo per bambini conforme alle norme di sicurezza. Molte compagnie permettono di imbarcare famiglie con piccoli con un po’ di anticipo, ma l’imbarco prioritario può dipendere dall’aeroporto e potrebbe essere un servizio acquistabile. Se consegni un passeggino al gate, prevedi qualche minuto extra per piegarlo e imbustarlo. Durante decollo e atterraggio, la suzione (biberon, ciuccio o bevanda) aiuta a bilanciare la pressione nelle orecchie. Ricorda che posti vicino ai servizi igienici possono essere comodi, ma evita l’ultima fila se desideri meno rumore e traffico.
Prepara il viaggio pensando ai tempi del tuo bambino e non solo all’orario del volo. Arriva in aeroporto con margine, fai una pausa prima dei controlli e lascia che il piccolo consumi un po’ di energia. Prenota posti contigui in anticipo e porta una copertina leggera per modulare la temperatura a bordo, che può variare. Se possibile, scegli il finestrino per il posto con seggiolino e il corridoio per l’adulto che ha bisogno di alzarsi spesso. Tieniti flessibile: anche un piano perfetto beneficia di piani B semplici e rapidi.
Nel bagaglio a mano non dimenticare:
Infine, verifica sempre le condizioni aggiornate del tuo biglietto e del vettore operativo, soprattutto perché Tigerair Australia non è più attiva. Le regole su età, attrezzature e bagagli sono soggette a cambi senza preavviso e possono variare tra compagnie anche sullo stesso itinerario. Se hai dubbi su seggiolini o imbracature, contatta l’assistenza clienti con foto e misure: ricevere conferma scritta riduce i rischi di sorprese al gate. Con una preparazione attenta e aspettative realistiche, il viaggio in famiglia diventa più prevedibile, e tu potrai dedicarti a ciò che conta: accompagnare il tuo bambino in una nuova esperienza di volo. Ricorda di tenere a portata il numero di prenotazione e di monitorare le notifiche della compagnia per eventuali cambi di orario.
I Velocity Points si riscattano principalmente per biglietti premio su Virgin Australia e su partner aerei, con tasse e oneri a parte; più sei flessibile su date e itinerari, migliore è la disponibilità. Con Tigerair Australia il riscatto era in genere impostato come punti per pagare il biglietto, non come posti premio classici, e non prevedeva upgrade di cabina perché TT operava una configurazione a classe unica. Gli upgrade con punti restano un beneficio forte sui voli Virgin Australia, specialmente per chi ha status elevato, mentre su TT non erano previsti. Oltre ai voli, puoi usare i punti per hotel, autonoleggi, carte regalo ed esperienze attraverso i partner Velocity, anche se il valore per punto spesso è inferiore rispetto ai biglietti premio. Virgin Australia non appartiene a un’alleanza globale, ma opera con accordi bilaterali: partners come Singapore Airlines, Etihad o Delta aprono molte rotte internazionali per cui usare o accumulare punti.
I benefici crescono in modo progressivo: dal livello Silver arrivano bonus di punti e alcuni servizi prioritari, mentre Gold e Platinum aggiungono priority check‑in e boarding, scelta dei posti preferenziali e franchigie bagaglio maggiorate quando voli con Virgin Australia. L’accesso alle lounge è tipicamente riservato a Gold e Platinum su voli Virgin Australia o partner idonei; volando con Tigerair Australia, in passato, questi privilegi erano limitati o non applicabili. È una distinzione importante: TT, come low‑cost, vendeva extra come bagagli e posti a parte, quindi i vantaggi di status si esprimevano soprattutto sui voli del vettore principale. Se viaggi spesso su rotte domestiche con Virgin Australia, i livelli alti migliorano in modo tangibile l’esperienza, dai controlli di sicurezza prioritari alla gestione dei bagagli. Su TT la strategia migliore era acquistare il pacchetto di servizi più adatto, usando eventualmente i punti per abbassare il costo totale.
Sfrutta il Family Pooling di Velocity per convogliare punti e Status Credits dei familiari verso un unico conto: è uno dei modi più rapidi per salire di livello. Cerca i posti premio con largo anticipo e sii flessibile su giorni e aeroporti: anche senza un’alleanza formale, i partner di Virgin Australia offrono itinerari ampi dove i punti rendono bene. Approfitta delle promozioni periodiche di bonus punti con hotel, autonoleggi e shopping online, e usa il mix punti+contanti solo quando il valore per punto non è soddisfacente. Per i voli a corto raggio in stile Tigerair, confronta sempre il costo in punti con le tariffe in denaro: spesso pagare cash e conservare i punti per un lungo raggio su partner dà più valore. Infine, verifica ogni volta le regole di accredito e i privilegi effettivi sul volo che stai prenotando: la coerenza di Velocity è alta, ma le eccezioni per tariffe promozionali o vettori partner esistono.
Prima della pandemia, il gruppo Virgin aveva delineato l’idea di migrare Tigerair Australia verso una flotta più omogenea di Boeing 737‑800, con il progressivo ritiro degli A320‑200. Non esistevano ordini diretti con i costruttori: i 737 sarebbero arrivati tramite trasferimenti interni e leasing. Questo percorso avrebbe semplificato training, scorte e cockpit commonality con la flotta principale del gruppo. Il progetto è stato però interrotto quando, nell’agosto 2020, il marchio è stato sospeso e gli aerei sono stati restituiti ai lessor o reintegrati in Virgin Australia.
La sostenibilità per Tigerair Australia passava soprattutto dall’efficienza. Cabine ad alta densità e tassi di riempimento elevati riducevano le emissioni per posto; l’uso di winglets/blended winglets, taxi a motore singolo e procedure RNP ottimizzavano consumi e traiettorie. Il gruppo Virgin Australia, di cui Tigerair faceva parte, spingeva inoltre su Electronic Flight Bag per eliminare la carta, lavaggi motori regolari e gestione del peso a bordo. Pur senza programmi proprietari di rinnovo flotta “green”, la combinazione di pratiche operative e aerei a corridoio singolo moderni teneva sotto controllo l’impronta ambientale.
Se ami i dettagli, ecco qualche nota che dà colore alla flotta.
Birra, vino e talvolta sidro o premix erano venduti a bordo, nel rispetto delle norme australiane di Responsible Service of Alcohol. L’equipaggio poteva limitare o rifiutare il servizio a propria discrezione, e non era consentito consumare alcol portato da casa. Veniva effettuato il controllo dell’età legale con documento valido, e i drink venivano serviti solo quando le condizioni di volo lo permettevano. L’approccio era orientato alla sicurezza e alla moderazione, con porzioni singole sigillate.
Non risultavano collaborazioni con chef rinomati o programmi gastronomici curati da brand di alta cucina. La filosofia rimaneva quella di una proposta snella, affidata a marchi di largo consumo e a una logistica semplice, coerente con il modello low‑cost.
In sintesi, il servizio pasti di Tigerair Australia era improntato alla semplicità: tutto a pagamento, scelta essenziale ma funzionale, e poche possibilità di personalizzazione. Se in futuro trovassi voli sotto il marchio TT, considera questa una guida di orientamento e controlla sempre le informazioni aggiornate del vettore operativo.
Con questo profilo essenziale, la differenza la fai tu. Un po’ di pianificazione trasforma un volo senza schermi in un tempo ben speso — per aggiornarti su una serie, ascoltare playlist curate o semplicemente riposare. Ecco qualche trucco pratico per arrivare preparato e creare il tuo intrattenimento di bordo. Sono abitudini semplici, ma cambiano davvero il tono del viaggio.
In sintesi, Tigerair Australia adottava un modello di intrattenimento coerente con il suo DNA low‑cost: nessun catalogo a bordo, ma libertà totale di curare il tuo. Con la giusta preparazione — batteria carica, contenuti scaricati e buone cuffie — anche un volo essenziale diventa tempo ben speso.
Al momento non sembrano esserci voli diretti di "Tigerair Australia".... Beh, o qualcosa è andato storto da parte nostra e non siamo riusciti a trovare nulla
Non siamo riusciti a trovare offerte speciali per i voli di Tigerair Australia